Milano guida i mercati europei: oro e petrolio protagonisti della settimana
Milano si conferma protagonista della settimana sui mercati europei, con l’indice Ftse Mib in crescita del 2,6%, raggiungendo i 35.204 punti, un livello che non si vedeva da maggio. Il taglio dei tassi della Banca Centrale Europea dello 0,25%, unito all’attesa per nuovi stimoli economici dalla Cina e alle recenti trimestrali positive, hanno sostenuto la performance delle Borse europee, che hanno chiuso la settimana in rialzo. Euro Stoxx 50 ha guadagnato lo 0,6%, mentre a trainare Milano sono stati titoli come Iveco (+8,4%) e Leonardo (+7,8%), quest’ultimo sostenuto da una nuova partnership con Rheinmetall.
Oro e petrolio: due storie diverse
In parallelo, i mercati delle materie prime hanno visto due dinamiche opposte. L’oro ha raggiunto nuovi record sopra i 2.700 dollari l’oncia, segnando un aumento del 2% in una settimana, spinto dall’incertezza politica negli Stati Uniti e dalle tensioni in Medio Oriente. Il metallo prezioso si conferma come bene rifugio in un contesto di volatilità globale, con investitori sempre più orientati verso asset sicuri.
Il petrolio, invece, ha chiuso in netto calo. Le scorte statunitensi di greggio sono aumentate ben oltre le aspettative, portando il prezzo del Brent e del WTI a calare rispettivamente dell’8,5% e del 7,8%. In flessione anche i titoli petroliferi a Piazza Affari, con Saipem (-1,9%), Tenaris (-1,6%) ed Eni (-1,5%).
Valute: sterlina in primo piano
Sul fronte valutario, la sterlina ha raggiunto il massimo degli ultimi due anni rispetto all’euro, sostenuta da dati positivi sulle vendite al dettaglio britanniche. Nel frattempo, l’euro è rimasto stabile sul dollaro, mentre i mercati guardano alle prossime mosse della Fed.
L’attenzione degli investitori si sposterà ora verso la prossima riunione della BCE di dicembre, in cui potrebbero essere annunciate ulteriori misure di stimolo.