Il buco fiscale
l buco fiscale generato dal superbonus 110% è cresciuto nel tempo anziché avere un impatto immediato per diverse ragioni, legate principalmente alla natura stessa di come il superbonus è stato strutturato e alla sua implementazione. Ecco una spiegazione semplice con alcuni esempi:
Il superbonus permette una detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute per specifici interventi di efficienza energetica e riduzione del rischio sismico. Questo incentivo può essere spalmato in cinque quote annuali di pari importo. Questo significa che se un contribuente sostiene delle spese nel 2020, può continuare a beneficiare delle detrazioni fino al 2024.
Gli aventi diritto al superbonus possono optare per cedere il credito corrispondente alla detrazione fiscale a terzi, come banche o altri istituti finanziari, oppure possono scegliere lo sconto in fattura offerto da chi esegue i lavori. Questa flessibilità ha portato a un aumento del numero di operazioni e a un conseguente accumulo di crediti fiscali da gestire, che si traduce in un impatto differito e crescente sul bilancio dello Stato.
I processi burocratici per l'approvazione dei lavori e per la certificazione delle spese idonee sono spesso complessi e possono subire ritardi. Inoltre, il controllo e la verifica delle pratiche possono portare alla scoperta di irregolarità nel tempo, aumentando il costo previsto per lo Stato man mano che più casi vengono esaminati e approvati.
Alcuni casi di speculazione e frode hanno portato a un uso improprio del superbonus, con progetti che inizialmente non sembravano problematici ma che successivamente hanno mostrato irregolarità. Questo non solo ha aumentato il costo immediato del superbonus ma ha anche richiesto ulteriori risorse per indagini e controlli, spingendo l'impatto fiscale più in là nel tempo.
Le proroghe della scadenza del superbonus e le modifiche alle leggi che lo regolano hanno spesso esteso i periodi di eleggibilità per gli incentivi, contribuendo a un impatto prolungato sulle finanze pubbliche.
Il superbonus, anche grazie alla generosità dell’agevolazione che con un aiuto superiore alla spesa incentivata ha «di fatto eliminato il contrasto d’interesse fra acquirente e fornitore», generando per soprammercato una spinta inflattiva messa a carico dello Stato.
Questi fattori hanno contribuito a far sì che il buco fiscale del superbonus non sia stato un fenomeno immediato ma si sia sviluppato e ampliato nel corso degli anni, complicando la gestione fiscale e finanziaria del programma.
Non solo danni
Il superbonus 110% ha avuto anche diversi vantaggi significativi per l'economia italiana, nonostante le sfide e i costi associati alla sua implementazione.
Ha agito come un importante stimolo economico, soprattutto durante il periodo di recessione causato dalla pandemia di COVID-19. Investendo in costruzioni e ristrutturazioni, ha generato una domanda significativa di lavoro e servizi nel settore edile e nelle industrie correlate, come quella dei materiali da costruzione e dei servizi professionali (ingegneri, architetti, consulenti energetici).
Con l'aumento della domanda di lavori di ristrutturazione e miglioramento energetico degli edifici, si è verificata una crescita significativa nel numero di posti di lavoro nel settore delle costruzioni e nei servizi correlati. Questo ha contribuito a ridurre la disoccupazione in un periodo economicamente difficile.
Il superbonus ha permesso di migliorare l'efficienza energetica degli edifici in Italia, riducendo così i costi energetici a lungo termine per le famiglie e le imprese e contribuendo agli obiettivi ambientali del paese di riduzione delle emissioni di carbonio.
Gli interventi incentivati dal superbonus hanno portato a una rivalutazione del patrimonio immobiliare italiano. Gli edifici ristrutturati e resi più efficienti dal punto di vista energetico sono più appetibili sul mercato, aumentando il loro valore e stimolando il mercato immobiliare.
Migliorando l'efficienza energetica degli edifici, l'Italia può ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di energia, un aspetto cruciale per la sicurezza energetica nazionale.
Nonostante le critiche e le sfide legate alla gestione del superbonus, i vantaggi economici e ambientali hanno avuto un impatto positivo significativo sull'economia italiana, soprattutto in un periodo di incertezza economica globale.