L'anno 2024 segna un traguardo importante per il turismo italiano, con un ritorno quasi completo ai livelli pre-pandemia e una crescita sostenuta del settore incoming. Con un aumento del 18% negli arrivi internazionali, trainato dalla domanda di mercati chiave come Francia, Germania e Nord America, l'Italia si conferma una destinazione centrale nel bacino del Mediterraneo, collocandosi al secondo posto nelle prenotazioni online per agosto.
Marina Lalli, presidente di Federturismo, ha illustrato questi risultati all'assemblea pubblica della federazione, sottolineando come l’estate 2024 abbia visto una piena occupazione delle strutture ricettive durante i mesi di luglio e agosto. Tuttavia, la crescita si accompagna a nuove sfide: "L’aumento del 3,6% sui costi di alloggio e ristorazione è un campanello d'allarme che impone attenzione, specialmente durante i picchi di turismo domestico", ha affermato la Lalli.
L’assemblea ha anche ospitato l'intervento di Leopoldo Destro, delegato del presidente Confindustria per i trasporti, la logistica e il turismo, che ha evidenziato l’importanza strategica del comparto turistico per l’economia italiana: "Non è solo un’industria da 110 miliardi, ma un sistema economico che arriva a valere fino a 600 miliardi, considerando anche i settori della bellezza, del turismo e della cultura."
Nel piano strategico delineato da Confindustria e Federturismo, sono tre le "D" che guideranno il futuro del turismo italiano: diversificazione delle destinazioni, con un rinnovato interesse per borghi e siti UNESCO; destagionalizzazione per allungare la stagione turistica; e digitalizzazione come leva per una promozione più efficiente e coordinata. Inoltre, in un contesto internazionale sempre più competitivo, la sfida dell'attrattività è centrale, con paesi come Cina, India e Arabia Saudita che si posizionano sempre più come nuove mete globali.
Un turismo di qualità e più coordinato è la visione emersa dalla tavola rotonda su “Cooperazione internazionale, promozione e sviluppo”, dove si è discusso della necessità di una “cabina di regia” per una strategia turistica solida, che coinvolga operatori pubblici e privati in sinergia per rafforzare il brand Italia.
In un anno decisivo per la ripresa economica del settore, il turismo italiano dimostra di poter generare un saldo positivo di 21 miliardi nella bilancia dei pagamenti, ma richiede un impegno continuo per rimanere competitivo. Il futuro del settore dipenderà dalla capacità di innovare, collaborare e offrire esperienze integrate per attrarre e fidelizzare viaggiatori da tutto il mondo.